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Le Edizioni del Centro sono la divisione editoriale del CCSP e offrono spazi di editoria e diffusione delle informazioni a studiosi e ricercatori in Italia e all'estero. 
Il BCSP, periodico internazionale di arte preistorica e tribale, testimonia quarant'anni di progresso nella ricerca e pubblicando articoli, rapporti di ricerca e resoconti di recenti scoperte da tutto il mondo. Gli indici analitici per località geografica, autore, temi e contenuti dei volumi 15 e 30 rendono il BCSP una piccola enciclopedia che ogni anno si accresce di un volume. Ogni testo è pubblicato in una lingua a scelta fra italiano, francese o inglese ed è seguito da un riassunto in inglese e italiano.
La collana Archivi, in grande formato, ospita volumi con caratteristiche di approfondimento tematico su uno specifico tema dell'arte rupestre e delle altre espressioni della vita intellettuale dell'uomo preistorico. In questa collana rientrano monografie e corpus integrali di località rupestri.
Gli Studi Camuni sono saggi di arte ed archeologica preistorica. Questa collezione, che concerne la filosofia e i risultati dello studio delle antiche culture, è basato sull'analisi dell'arte rupestre e su altri metodi di ricerca.
Gli atti del Valcamonica Symposium e le Edizioni divulgative completano il quadro delle nostre edizioni.

Il formato elettronico dei BCSP, dei BCN e di una parte dei VCS e degli Studi Camuni è stato realizzato nell'ambito del progetto "Biblioteca Digitale dell'arte rupestre della Valcamonica", con il sostegno della Regione Lombardia (LR 81/1985).

È possibile acquistare le nostre pubblicazioni utilizzando il modulo cartaceo oppure accedendo al nostro shop online

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Bollettino del Centro Camuno di Studi Preistorici (BCSP)
Periodico internazionale di arte preistorica e tribale Issn 1594 - 7084 (tutti i volumi sono consultabili gratuitamente)






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BC Notizie, notiziario del Centro Camuno di Studi Preistorici (tutti i volumi sono scaricabile gratuitamente)

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Valcamonica Symposium, atti dei convegni internazionali di arte preistorica organizzati dal CCSP in Valcamonica

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Archivi

L’arte rupestre di Foppe di Nadro Vol. 2: catalogo delle rocce incise
di Paolo Medici e Silvana Gavaldo; Archivi 20, I ed. it., 2019; 168 pp., ill., tavv.

In questo secondo volume dedicato a Foppe di Nadro vengono presentati le descrizioni e i cataloghi delle rocce 26-27, 29, 30, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 51, 52, 53, 54, 55, 61, 63, 78, 79 , 80 e 82. Riprendere in mano materiali prodotti negli anni ’70 e ’80 per una pubblicazione del 2019 è un’ardua impresa. Giudicare se la documentazione raccolta in passato sia ancora moderna e rispetti gli attuali standard qualitativi ci ha costretti ad una attentissima revisione dei fogli storici di rilievo, in molti casi di ottima qualità e in perfetto stato di conservazione. Per alcune superfici invece si è dovuto documentare ex novo. Rimaneggiare i materiali d’archivio offre una particolare chiave di lettura sulla storia della ricerca e permette di calarsi nei panni dei colleghi del passato, ripercorrendone i percorsi logici, per adattare il loro lavoro (spesso più finalizzato alla definizione di una cronologia che alla documentazione integrale) alla moderna necessità di fornire una documentazione il più completa, neutra e oggettiva possibile. (€. 22,00)

L’arte rupestre di Foppe di Nadro Vol. 1: catalogo delle rocce incise
a cura di Tiziana Cittadini; Archivi 19, I ed. it., 2017; 168 pp., ill., tavv.

Foppe di Nadro, cuore pulsante della Riserva naturale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, è caratterizzata da un’alta densità di rocce fittamente istoriate che ne testimoniano un'assidua frequentazione dell’uomo nel corso dei millenni: dal Neolitico, fino all’età dei Metalli e all’ésploit figurativo dell’età del Ferro, che in questa zona si esprime con temi, soggetti e scene fra i più affascinanti di tutta l’arte rupestre camuna. In questo primo volume vengono presentati le descrizioni e i cataloghi delle rocce 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 28, 44, 45, 48, 49, 56, 57, 59, 60, 85. A corredo articoli sulla storia della ricerca, una premessa metodologica e un’analisi degli archivi del Centro Camuno frutto di un lavoro di ricerca comparato fra l’archivio fotografico, il fondo dei rilievi storici e i quaderni di scavo originali. (€. 22,00)

Il volume è consultabile in formato .pdf - vai alla pagina dedicata

Lucus rupestris. Sei millenni d’arte rupestre a Campanine di Cimbergo
a cura di Umberto Sansoni e Silvana Gavaldo; Archivi 18, I ed. it., 2009; 416 pp., ill., tavv.

L’opera raccoglie i risultati di più di dieci anni di lavoro a Campanine di Cimbergo, nella Riserva naturale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, ad opera dell’equipe del Dipartimento Valcamonica del CCSP che propone il corpus completo delle istoriazioni, il catalogo delle rocce, un’accurata cartografia e una serie di interventi ragionati sulle tematiche più rappresentative. Campanine presenta una continuità istoriativa unica che copre un arco di tempo dal Neolitico (V mill. a.C.) alla piena età storica quando patiboli, segni cristiani, castelli e armati affiancano le più antiche figure preistoriche. (€. 40,00)

Il Masso di Penn, la rocca di Corno e altri nomi preistorici
Claudio Beretta; Archivi 17, I ed. it. e ingl., 2005; 112 pp., 39 ill.

L’opera fa seguito allo studio sulla toponomastica in Valcamonica e Lombardia; in questo saggio l’autore si concentra in particolare su radicali, prefissi e suffissi riferiti a fiumi, alture e pianure evidenziando la probabile radice pre-romana dei loro nomi. (€. 20,00)

La civiltà delle pietre
Emmanuel Anati; Archivi 16, III ed. it., 2008, I ed. ingl., 2008; 336 pp., 297 ill.

Le 300.000 immagini preistoriche istoriate sulle rocce della Valcamonica, nelle Alpi Lombarde, formano la maggiore concentrazione di arte rupestre d’Europa. È il primo sito italiano dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio Culturale Mondiale”. L’autore, dopo averle scavate, rinvenute, rilevate, descritte e analizzate per oltre 40 anni, le presenta ora come documenti storici, testimoni dei loro tempi. Applicando nuovi metodi di esegesi comparata, tornano alla luce 10.000 anni di storia che rivelano capitoli inediti sulle origini dell’Europa. È la scoperta del più grande archivio che gli antichi abitanti del continente abbiano lasciato. È un magnifico regalo per giovani di ogni età. (esaurito)

Grevo. Alla scoperta di un territorio fra acheologia e arte rupestre
Serena Solano e Alberto Marretta (a cura di); Archivi 15, I ed. it., 2004, 176 pp., ill.

Il territorio del comune di Grevo (Brescia) presenta numerosi reperti archeologici, che sono la prova del profondo legame tra l'uomo e il suo territorio. La coppella è il più diffuso e forse il segno più antico che l'uomo ha lasciato sulla roccia. L'arte rupestre di Grevo non è solo schematica: ci sono reperti di arte figurativa, un frammento con un'iscrizione etrusca, e soprattutto il sito Calcolitico di Campolungo, dove sono ste rinvenute du e stele complete e due frammenti. Un dato importante di immenso valore storico, che pone Grevo sulla più ampia scena dei siti calcolitico europei. (esaurito)

Il segno minore
Umberto Sansoni, Alberto Marretta, Salvatore Lentini; Archivi 14, I ed. it., 2001, 240 pp. 192 ill.

L’arte rupestre schematica ha un’evidente modestia sul piano estetico ed è a lungo stata ritenuta inconsistente su quello concettuale e simbolico; solo negli ultimi anni l’emergere di nuovi contesti e le ricerche che ne sono derivate hanno avuto l’effetto di attirare l’interesse dei ricercatori. (€. 20,00)

Gobustan, Azerbaijan
Emmanuel Anati con i contributi di D. N. Rustamov, F. Muradova and M. N. Faradjeva; Archivi 13, ed. multilingue, 2001, 95 pp., 69 ill.

Nel corso di centinaia di secoli, il Gobustan, una provincia dell'Azerbaigian, è stata un grande centro di arte rupestre. Questa porta d'Europa, tra le montagne del Caucaso e il Mar Caspio, è stata una via privilegiata per le migrazioni e transizioni dall'Asia verso l'Europa. La grande importanza dell'arte rupestre azera è nella sua lunghissima sequenza che copre oltre 30.000 anni mostrando le influenze e i collegamenti fra Europa e Vicino Oriente. Le diverse fasi illustrano i movimenti culturali e ideologici aprendo nuovi filoni di studio sulle migrazioni dei primi Sapiens. (esaurito)

Simboli sulla roccia
Umberto Sansoni, Silvana Gavaldo e Cristina Gastaldi; Archivi 12, I ed. it., 1999, 216 pp., 318 ill.

La media Valtellina si presenta oggi come un’area di grande rilievo nel quadro preistorico alpino: ai testimoni artistici di Teglio e Triangia si sono aggiunti quelli straordinari di Trevisio, Castione ed una miriade di altri minori. L’area a pieno titolo entra nel cerchio nobile dei siti delle Alpi Centrali. Gli autori, partendo dai nuovi dati, svolgono un’analisi comparativa a largo raggio sulle simili manifestazioni continentali e, con un’attenzione particolare ai valori rituali e simbolici dell’area indoeuropea. Vengono presentate inoltre numerose superfici con arte schematica. (€. 20,00)

Toponomastica in Valcamonica e in Lombardia / Toponymy in Valcamonica and Lombardy
Claudio Beretta; Archivi 11, I ed. it e ing., 1997, 240 pp., 23 tavv., 70 ill.

La Valcamonica e la Lombardia offrono una serie di nomi di fiumi, monti e abitati correlati ad orizzonti più vasti ed anche molto lontani. Convergenze rigorose di forme e di significati formano sistemi estesi nel tempo e nello spazio. La paletnologia, la mitologia e le letterature antiche ci danno indicazioni preziose sui contenuti religiosi, magici o leggendari di questi nomi. (€. 20,00)

L’arte rupestre del Pià d’Ort
Umberto Sansoni e Silvana Gavaldo; Archivi 10, I ed., 1995, 197 pp, ill.

Il Pià d’Ort, sul versante orografico destro della media Valle Camonica, a cavallo fra i comuni di Capo di Ponte e Sellero, con le sue 3130 figurazioni distribuite su 42 superfici istoriate, rappresenta una delle grandi aree artistiche della Valcamonica. Integralmente studiate e pubblicate sono lo specchio della vicenda artistica dell’intero ciclo camuno. Nel testo si precisano gli aspetti di una tradizione normativa che elesse le varie zone ad ospitare una determinata gamma figurativa e ciò pare indicare precise funzioni culturali: si possono riconoscere tratti di caratteri portanti di quelli che furono autentici santuari all’aperto. (€. 20,00)

I siti a plaza di Har Karkom
Emmanuel Anati; Archivi 9, I ed., 1987, 240 pp., ill.

Le ricerche della missione archeologica italiana nel deserto del Negev (Israele) hanno portato alla scoperta di numerosi siti archeologici. Questa monografia analizza un tipo particolare di insediamento risalente al V-III millennio a.C. detto a plaza, documentato anche altrove. Quelli conosciuti si trovano nel deserto del Negev meridionale, sull’altopiano giordano e nella penisola del Sinai, ma in nessun altro luogo la concentrazione è paragonabile a quella di Har Karkom. La maggior parte dei problemi resta aperta: qual era la funzione di questi strani siti? Quale il motivo della loro esistenza e della loro fine? Chi li costruì? Chi li usò? E per quanto tempo? (€. 20,00)

Luine, collina sacra
Emmanuel Anati con appendici di A. Horowitz e A. Mancini; Archivi 8, I ed., 1982, 235 pp., ill.

Questo volume monografico presenta una specifica area di arte preistorica ricostruendo le funzioni e le vicende di una collina sacra nel corso del Neolitico, dell’età del Bronzo e del Ferro. Sulla collina di Luine (Darfo Boario Terme in Valcamonica) sono emersi resti di presenza umana che coprono un arco di tempo di almeno 8.000 anni. Gli scavi hanno rivelato, con la cultura materiale e le strutture, fondi di capanna e grotticelle che furono abitazioni di uomini solitari. Gli strati antropici rinvenuti indicano presenze brevi e sporadiche di pochi individui forse i custodi dell’area sacra o eremiti. (€. 20,00)

Le stele villanoviane di Bologna
F. Meller Padovani; Archivi 7, I ed., 1977, 100 pp., ill.

Nella cultura villanoviana di Bologna, le tombe sono solitamente indicate da segnacoli, alcuni dei quali sono stele sagomate, scolpite e a volte dipinte. Di queste stele, databili tra la fine del IX e la fine del VI secolo a. C., si presenta in questo volume il corpus ed un’analisi critica. Si riconosce una relazione ideologica fra le stele bolognesi a disco e le composizioni monumentali dell’area alpina, relazione indicata dalla somiglianza dei complessi figurativi, oltre che dalla forma antropomorfa. Le stele orientaleggianti sembrano riflettere influenze mediterranee; gli altri monumenti illustrano origini concettuali diverse tra le quali le influenze alpine. (€. 20,00)

Evoluzione e Stile / Evolution and Style / Evolution et Style
Emmanuel Anati; II ed. it., 1982 (esaurito); I ed. ing, 1976; I ed. fr., 1978, 182 pp., ill.

Questo volume segue l’evoluzione ed i cambiamenti di stile dell’arte rupestre camuna dalle sue origini, circa 8.000 anni a.C., fino alla conquista romana. L’arte rupestre non è solo un’espressione dell’animo umano, ma un mezzo per ricostruire la storia, aggiungervi nuovi capitoli, nuove dimensioni. Per la storia delle religioni essa è una fondamentale sorgente di nuovi elementi, per la storia dell’arte è la base che permette di comprendere gli sviluppi successivi. Il messaggio degli antichi camuni ritorna a noi, fresco e attuale come al tempo in cui fu concepito. Esso rappresenta un patrimonio intellettuale e storico in cui l’Europa di oggi ritrova le proprie radici profonde. (€. 20,00)

Hazorea  I
Emmanuel Anati, M. Avnimelech, N. Haas, E. Meyerhof; Archivi 5, I ed., 1973, 118 pp., ill.

Il progetto di ricerche archeologiche ad Hazorea, intrapreso come programma congiunto di CCSP, Tel Aviv University e Beth Wilfried Museum, Hazorea, Israele, ha permesso di ricostruire la storia di questa località e di approfondire nuovi aspetti delle civiltà messe in luce. Il programma di ricerche ad Hazorea ebbe inizio con l’intento di approfondire la conoscenza relativamente a due distinti complessi: le culture del Paleolitico Inferiore che hanno restituito resti scheletrici fossili, e gli aspetti Neolitico-Calcolitici che in questa località apparivano particolarmente ricchi. (€. 20,00)

I pugnali nell’arte rupestre
Emmanuel Anati; Archivi 4, I ed., 1972, 107 pp., ill.

I pugnali a lama triangolare e sub-triangolare sono uno dei principali soggetti raffigurati sulle statue-stele, nelle composizioni monumentali ed in altri gruppi di incisioni rupestri dell’età del Rame della zona alpina. Svariati sono gli oggetti formati da lama e manico, raffigurati nell’arte rupestre: asce, zappe, falci ed altri. Il pugnale si trova tipologicamente in un gruppo di quattro oggetti con lame assai simili: il coltello, l’alabarda, il pugnale e la spada. Non era mai stata fatta prima un’analisi sistematica della tipologia che li concerne. Il volume raccoglie i dati inseriti in un contesto cronologico e culturale e analizza la relazione tra figurazioni rupestri, su stele e reperti di scavo. (€. 20,00)

Les chars préhistoriques du Valcamonica
M. Van Berg-Osterrieth; Archivi 3, I ed., 1972, 127 pp., ill.

Il nucleo di questa opera consiste in un corpus delle rappresentazioni dei carri nell’arte rupestre della Valcamonica. Le figure dei carri a due ruote appartengono alla media e tarda età del Bronzo, nella seconda metà del II mill. a.C. La loro presenza nell’arte rupestre della Valcamonica è dovuta all’influenza del mondo miceneo. È presumibile che i carri a quattro ruote che hanno ispirato le incisioni fossero correntemente utilizzati dalla popolazione camuna. Sono rappresentati nell’ambito di scene di culto, con accanto figure di oranti. (€. 20,00)

Arte preistorica nelle regioni occidentali della Penisola Iberica
Emmanuel Anati; Archivi 2, I ed., 1968, 126 pp., 143 ill.

Quest’opera pionieristica analizza le incisioni rupestri della Galizia spagnola e del Portogallo; stabilisce una evoluzione stilistica ed una cronologia, inserendo il discusso ciclo d’arte rupestre nel quadro generale della preistoria europea. Meraviglia la storia ideologico-intellettuale dei popoli che ci hanno lasciato questa stupenda documentazione della vita interiore. I mutamenti che si sono riscontrati, i loro moventi, ed il susseguirsi di sempre nuove ed immaginative concezioni, aprono ad una miglior comprensione le avventure spirituali di un gruppo umano, per alcuni millenni, fino al suo ingresso nella storia. L’opera è considerata un classico che ha posto le basi  per le successive ricerche.(€. 20,00)

Arte preistorica in Valtellina
Emmanuel Anati; Archivi 1, I ed. it., 1967; II ed., 1968, 170 pp., 81 ill.

Un testo edito nel 1967 con il contributo della Banca Popolare di Sondrio e presto ristampato per l'ampio dibattito suscitato: pose le basi per una lettura ragionata delle interazioni fra la Valcamonica e la Valtellina e sul loro inquadramento nel più vasto contesto culturale costituito dal fenomeno delle state-stele calcolitiche nelle Alpi. (esaurito)

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Studi Camuni

Studi per la lettura dell'arte rupestre
di Emmanuel Anati; vol. 27, I ed. italiana, 2008; 96 pp., ill.

Questo volumetto introduce il lettore alle motivazioni e ai processi cognitivi degli artisti preistorici della Valcamonica, basandosi sulle ricerche comparate con altri siti rupestri e sulle similitudini con l'arte etnografica dei popoli tribali odierni. (€ 15,00)

Capire l'arte rupestre
di Emmanuel Anati; vol. 26, I ed. italiana, 2003; 128 pp., ill.

Questo volumetto introduce il lettore alle motivazioni e ai processi cognitivi degli artisti preistorici della Valcamonica, basandosi sulle ricerche comparate con altri siti rupestri e sulle similitudini con l'arte etnografica dei popoli tribali odierni. (€ 15,00)

Introduzione all'arte preistorica e tribale
di Emmanuel Anati; vol. 25, I ed. italiana, 2003; 128 pp., ill.

Negli ultimi 50 mila anni, il 99 % della documentazione della storia della nostra specie è data dai resti di società non urbane e non letterate, con una organizzazione sociale semplice, che non ha creato monumenti. Ma è proprio in questi 50 mila anni che si conservano le testimonianze delle nostre radici, “cattedrali” dei ripari sottoroccia, delle grotte, delle superfici rocciose, dove i nostri antenati hanno lasciato vestigia grafiche delle loro memorie, miti e vicende. Incisioni e pitture rupestri che si stanno deteriorando e vanno scomparendo. Questo immenso patrimonio artistico è la principale testimonianza della storia dell’uomo, della nostra storia prima della scrittura e va documentato in modo che la sua memoria non si perda. (€ 15,00)

Arte rupestre: una rassegna regionale
di Emmanuel Anati; vol. 24, I ed. italiana, 2003; 176 pp., ill.

Nella rassegna regionale di questo libro sull’arte preistorica e tribale, l’interesse si concentra prevalentemente sull’arte rupestre, ovvero pitture ed incisioni eseguite su superfici rocciose all’aperto o in grotta, tramite le quali è possibile seguire successioni stilistiche con informazioni cronologiche che comprendono fasi preistoriche ed etnologiche. Le pareti istoriate sono cronache impresse nella roccia. Per ogni regione sono state scelte le zone rupestri più rappresentative per tracciare l’evoluzione culturale e la storia di popolazioni che erano ritenute senza storia perché precedenti all’introduzione della scrittura. (€ 15,00)

Lo stile come fattore diagnostico nell'arte rupestre preistorica
di Emmanuel Anati; vol. 23, I ed. italiana, 2002; 112 pp., ill.

Le pitture e incisioni rupestri prodotte in grotte e ripari sotto roccia, nel corso di millenni, sono testi sacri di storia, conservano i misteri che generarono i primordi dell’intelletto. Esse illustrano la presenza delle due categorie di “passato” fin dalle origini. La memoria del passato assoluto appare essere più antica e più radicata della memoria prossima e contingente. Di fatto, la presenza degli archetipi e dei paradigmi indica anche una terza memoria, che potremmo chiamare biologica o primaria. Le presenze variabili dei diversi tipi di memoria sono un elemento determinante della tematica e dello stile nell’arte preistorica e tribale, come riflessi del pensiero e del processo cognitivo dei suoi autori. (€ 15,00)

La struttura elementare dell'arte
di Emmanuel Anati; vol. 22, I ed. italiana, 2002; 96 pp., ill.

Cosa ha spinto l'uomo a divenire artista? Cosa rivela l'arte dei primordi sulla natura stessa dell'arte, su questo fenomeno che coinvolge l'intera specie umana? Tali quesiti concernono non solo gli archeologi, ma anche sociologi, psicologi, semiologi, storici dell’arte e cultori di altre discipline. L’arte è uno specchio dell’apparato cognitivo e del processo di associazione e sublimazione. Cosa mostra questo straordinario proliferare di arte visuale sull’essenza stessa dell'uomo? (€ 15,00)

The riddle of Mount Sinai. Archaeological discoveries at Har Karkom
di Emmanuel Anati; vol. 21, I ed. inglese, 2001; 192 pp., ill. (€ 15,00)

 

Har Karkom. 20 anni di ricerche archeologiche
di Emmanuel Anati; vol. 20, I ed. italiana, 1999; 192 pp., ill.

Oltre mille siti archeologici, molti dei quali con santuari e altari, raccontano la storia sorprendente di un monte fino a ieri sconosciuto. Il Monte Sinai fu un grande luogo di culto per varie tribù nel corso di diversi periodi. Da vent’anni procedono le ricerche ad Har Karkom, un monte nel nord della penisola del Sinai. Le scoperte della missione archeologica italiana del Centro Camuno di Studi Preistorici, mettono in luce una montagna sacra con molte caratteristiche teologiche, archeologiche e topografiche del biblico Monte Sinai, creando un caso archeologico senza precedenti che ha portato a formulare la teoria rivoluzionaria di una nuova lettura della narrazione biblica dell’Esodo. (€ 15,00)

I resti umani in archeologia
di Francesca Bertoldi; vol. 19, I ed. italiana, 1997; 64 pp., ill.

Dall’analisi dei resti scheletrici e da quella di altri indicatori, quali la tipologia funeraria, possiamo ricavare informazioni fondamentali relative al singolo individuo e alla sua comunità di appartenenza. Per identificare il sesso dell’individuo, la sua età e le cause del decesso, occorrono alcune conoscenze elementari indispensabili per l’archeologo. L’autrice è riuscita a trattare questo tema in un vademecum succinto ed estremamente utile: un’introduzione essenziale ed anche un breve manuale da campo. (€ 15,00)

Esodo fra mito e storia
di Emmanuel Anati; vol. 18, I ed. italiana, 1997; 304 pp., ill.

È mito o storia l’epos di Mosé? La narrazione biblica dell’esodo e la rivelazione del Monte Sinai costituiscono un’opera letteraria monumentale che si è tramandata per ben oltre due millenni, dopo essere stata trasmessa oralmente per secoli. Cosa sarebbe realmente avvenuto durante l’esodo? Come nacque il monoteismo? Chi erano le popolazioni del deserto che vengono ricordate e con le quali i figli di Israele si sarebbero incontrati? Chi erano i personaggi che dominavano la scena e chi era Mosé? Quale fu l’itinerario che la Bibbia descrive da una stazione all’altra: è possibile ricostruirlo? Nuove scoperte archeologiche cambiano lo stato della ricerca e propongono una ricostruzione dell’itinerario dell’esodo e del suo contesto storico. (esaurito)

La vallée des Merveilles et les mythologie Indo-européennes (edizione in lingua francese)
di Roland Dufrenne; vol. 17, I ed. francese, 1997; 220 pp., ill.

Il volume presenta un’analisi delle principali incisioni rupestri del Monte Bego, nelle Alpi Marittime francesi. L’analisi comparata propone la loro lettura sulla base di una concettualità di tipo indo-europeo e dei miti trasmessi dai libri sacri indù. Incisioni rupestri del periodo calcolitico e dell’età del Bronzo vengono decodificate, cominciano a parlare e acquisiscono un significato profondo. Questo volume offre importanti spunti per la comprensione dei messaggi, finora rimasti ermetici, anche di altre località di arte rupestre. Propone inoltre suggerimenti per metodi di ricerca multidisciplinare che aprono nuove prospettive alla lettura dell’arte rupestre. (esaurito)

Brescia preistorica
di Emmanuel Anati; vol. 16, I ed. italiana, 1995; 160 pp., ill.

Per la prima volta è raccontata l’evoluzione culturale del territorio bresciano, dalla preistoria alla storia, in un unico studio completo e approfondito del patrimonio archeologico ed artistico. L’arte rupestre è qui sincronizzata ai reperti di scavo, per ottenere un quadro storico generale. È la storia dell’Europa che emerge dalle vicende di questa regione marginale, ricca di reperti ai quali si aggiungono le narrazioni “a fumetti” delle incisioni rupestri.

Les racines de la culture (edizione in lingua francese)
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 15, I ed. francese, 1995, 220 pp., ill.

Dalla prefazione di Yves Coppens: “Questo è un libro di storia. E la storia che Emmanuel Anati racconta è quella della Cultura, quell’ambiente così particolare creato dalla nostra famiglia zoologica, gli Ominidi. L’emergere della coscienza religiosa e del senso morale, lo sviluppo dell’emozione e del pensiero, della ragione e dell’immaginazione, l’apparizione dell’espressione intellettuale e della creazione artistica, la crescita e l’affinamento della tecnologia, la moltiplicazione e l’organizzazione delle società, l’arricchimento e la diversificazione dei linguaggi, hanno realizzato, poco a poco, questa stravagante metamorfosi dall’antenato animale al discendente umano. E una conclusione s’impone: è la cultura che ha donato all’uomo la sua anima.” (esaurito)

La religione delle origini
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 14, I ed. italiana, 1995, 144 pp., ill.

Le religioni sono espressioni di origini diverse, oppure hanno avuto origine da una medesima matrice? Fin dai suoi primordi, l'Homo Sapiens ha sviluppato un pacchetto di capacità intellettuali molto particolare: la creazione dell'arte visuale, lo sviluppo di un linguaggio articolato e la strutturazione di una religione. Anche se vi sono manifestazioni attribuibili alla religiosità già prima dell’apparizione dell'Homo Sapiens, quella che si sviluppò con l'emergere del nostro diretto antenato può ben essere definita la religione delle origini perché da essa si svilupparono i pensieri ed i concetti religiosi successivi. La dinamica del pensiero religioso segna una linea coerente che, dalle origini ci conduce alla realtà contemporanea. (€ 15,00)

Valcamonica una storia per l'Europa. Il linguaggio delle pietre
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 13, I ed. inglese, 1994; II ed. italiana, 1995, 208 pp., ill.

Nel 1983 l'UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation) commissionò un rapporto mondiale sullo stato della ricerca dell'arte rupestre, pitture ed incisioni in grotta e su superfici rocciose. Dieci
anni dopo, nel 1993, un altro "Stato della Ricerca" fu commissionato dall'ICOMOS (International Council on Monuments and Sites). Questo libro riassume le principali valutazioni e i messaggi dei due rapporti mondiali e fa un ulteriore passo esplorando il significato dei simboli e la sintassi delle associazioni. Il testo guarda anche al futuro, analizzando quelli che potranno essere gli usi della ricerca dell'arte rupestre per altre discipline ed il suo contributo per la cultura.

Valcamonica rock art. A new history for Europe
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 13, I ed. inglese, 1994; II ed. italiana, 1995, 208 pp., ill.

Word rock art. The primordial language
di Emmanuel Anati; Studi Camuni, vol. 12, I ed. inglese, 1993; I ed. italiana, 1994; 200 pp., ill. (€ 15,00)

Arte rupestre il linguaggio dei primordi
di Emmanuel Anati; Studi Camuni, vol. 12, I ed. inglese, 1993; I ed. italiana, 1994; 200 pp., ill.

Nel 1983 l'UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation) commissionò un rapporto mondiale sullo stato della ricerca dell'arte rupestre, pitture ed incisioni in grotta e su superfici rocciose. Dieci
anni dopo, nel 1993, un altro "Stato della Ricerca" fu commissionato dall'ICOMOS (International Council on Monuments and Sites). Questo libro riassume le principali valutazioni e i messaggi dei due rapporti mondiali e fa un ulteriore passo esplorando il significato dei simboli e la sintassi delle associazioni. Il testo guarda anche al futuro, analizzando quelli che potranno essere gli usi della ricerca dell'arte rupestre per altre discipline ed il suo contributo per la cultura. (€ 15,00)

Har Karkom. In the light of new discoveries
di Emmanuel Anati; Studi Camuni, vol. 11, I ed. italiana, 1994; I ed. inglese, 1993; 96 pp., 89 ill. (€ 15,00)

Spedizione Sinai, nuove scoperte ad Har Karkom
di Emmanuel Anati; Studi Camuni, vol. 11, I ed. italiana, 1994; I ed. inglese, 1993; 96 pp., 89 ill.

Nel 1954 fu scoperta un'importante concentrazione di arte rupestre su una montagna nel deserto del Negev, in Israele. Nel 1983, dopo anni di ricerche, fu raccolto materiale a sufficienza per proporre un'identificazione di questa montagna con quella che la Bibbia chiama il Monte Sinai. I lavori sono proseguiti da allora, rivelando nuove testimonianze. Oltre mille siti coprono un arco di tempo che va dal Paleolitico fino al periodo islamico. Har Karkom, con le sue 40.000 incisioni rupestri, offre la più importante concentrazione di arte rupestre nel Negev e nel Sinai. Nel 1992, la scoperta di un santuario vecchio di 40.000 anni ha permesso nuove impreviste considerazioni sul ruolo di questa montagna. (€ 15,00)

L'altipiano di Ossimo-Borno nella preistoria. Ricerche 1988-1990
di Francesco Fedele; Studi Camuni, vol. 10, II ed. italiana 1990; 359 pp., 236 ill.

La scoperta di tre nuove statue menhir a Ossimo all'inizio dell'anno 1988 diede l'opportunità di scavare e studiare i siti dell'età del Rame sull'altopiano di Ossimo-Borno. Vennero in luce centri cerimoniali appartenenti a culture dell'età del Rame, IV-III millennio a.C. Questo volume presenta i risultati essenziali delle ricerche svolte dal 1988 al 1990. La terza parte presenta le schede schematiche e un esame comprensivo di 17 statue menhir dell'altopiano di Ossimo-Borno, sulla base delle conoscenze del 1988. Si tratta di uno studio dell'iconografia, associazioni e distribuzione dei grafemi. Ogni monumento o parte di monumento è descritto e analizzato a seconda del tipo, della tecnica di esecuzione e relazioni spaziali dei segni osservati. I risultati sono rilevanti ai fini di una ricostruzione delle culture dell'età del Rame nelle Alpi e delle espressioni
religiose del IV e III millennio a.C. in relazione al culto delle statue menhir. (€ 15,00)

L'arte rupestre di Sellero
di Umberto Sansoni; Studi Camuni, vol. 9, I ed. italiana, 1987; 112 pp., 97 ill.

In Valcamonica, sono state individuate oltre 50 località con arte rupestre, alcune delle quali oggi sono aree protette e organizzate per la fruizione turistica. Quest libro è un'opera divulgativa, che poggia su solide basi scientifiche: spiega i metodi di lavoro, sintetizza la cronologia e accompagna il visitatore alla scoperta di questo inestimabile patrimonio. (€ 15,00)

10mila anni di storia in Valcamonica
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 8, IV ed. italiana, 1990; 144 pp., ill.

In Valcamonica, sono state individuate oltre 50 località con arte rupestre, alcune delle quali oggi sono aree protette e organizzate per la fruizione turistica. Quest libro è un'opera divulgativa, che poggia su solide basi scientifiche: spiega i metodi di lavoro, sintetizza la cronologia e accompagna il visitatore alla scoperta di questo inestimabile patrimonio.

Metodi di rilevamento e analisi dell'arte rupestre
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 7, II ed. italiana, 1976; 64 pp., ill.

Questo volume descrive i metodi di rilevamento delle rocce incise sviluppati dal Centro Camuno di Studi Preistorici negli anni '60 e '70. Il testo fornisce una base teorica generale per i metodi di rilevamento e analisi, che accompagnano l’esperienza pratica sul campo. Nacque come semplice manuale da campo, mostrando come affrontare le problematicità di ogni roccia. La sezione di interpretazione e di sintesi riassume gli elementi essenziali su cui impostare l'analisi archeologica.

L’art préhistorique du Périgord
di Max Sarradet; Studi Camuni 6, I ed. francese, 1975; 80 pp., ill.

Il Périgord occupa un posto di primo piano per le scoperte di arte paleolitica dell’area franco-cantabrica, importante sia per la qualità dei capolavori, sia per la densità delle grotte ornate e degli oggetti mobiliari decorati. L’autore, che fu Direttore delle Antichità del Périgord, illustra lo stato delle ricerche all’epoca in cui il volume è stato pubblicato. Da allora, grazie a nuove scoperte, la ricerca ha progredito anche concettualmente. L’opera è una testimonianza storica dello stato della ricerca all’epoca in cui fu scritta (Free view)

I Massi di Cemmo
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 5, II ed. italiana, 1972; 75 pp., ill.

Studio monografico sui due Massi di Cemmo, strumento didattico che, per la prima volta, propone e insegna il metodo dell’analisi delle sovrapposizioni e individua le diverse fasi  al fine di stabilire una cronologia relativa e arrivare, per confronto archeologico, ad una datazione. Questo è stato possibile grazie a metodi di pianificazione che hanno trasformato lo studio dell'arte rupestre in una disciplina scientifica. (Free view)

Arte preistorica in Anatolia
di Emmanuel Anati; Studi Camuni 4, II ed. italiana, 1972; 50 pp., ill.

Attraverso questo studio monografico si seguono i vari passi dell’evoluzione dell’arte rupestre e  mobiliare in Anatolia, dai ritrovamenti del Paleolitico finale all’età dei Metalli. Le sovrapposizioni di diverse fasi artistiche permettono di tracciare un'evoluzione stilistica. Cominciando da un complesso caratteristico del Paleolitico finale, con figure animali statiche di grandi dimensioni; si evolve in raffigurazioni più piccole e schematiche, dove la figura umana cresce di importanza e sono introdotte vere e proprie scene descrittive. Si riscontra infine un episodio figurativo che rivela contatti o relazioni con il mondo degli Sciiti. Le stesse linee generali di evoluzione, con varianti locali, sono seguite da altri gruppi di arte rupestre del Vicino Oriente e dell’area mediterranea. (Free view)

Origini della civiltà camuna
di Emmanuel Anati; Studi Camuni, vol. 3

Una delle prime opere divulgative sul grande ciclo camuno. (Free vieew)

 

La datazione dell'arte rupestre camuna
di Emmanuel Anati; Studi Camuni, vol. 2, II ed. italiana, 1976; 88 pp., ill.

Pratico manuale da campo che presenta i metodi di lavoro sviluppati dal CCSP, nato come ciclostilato per i partecipanti alle campagne archeologiche estive, è stato successivamente aggiornato e riveduto. (Free view)

Capo di ponte centro dell'arte rupestre camuna
di Emmanuel Anati; Studi Camuni, vol. 1, X ed. italiana, 1981 (Free view); III ed. tedesca, 1987; II ed. inglese, 1987; I ed. francese, 1981; 62 pp., 44 ill.

Da quest'opera di dimensioni modeste -il cui scopo era quello di fungere da guida ed aiutare il visitatore - è nato un dibattito che si è allargato toccando dei campi sempre più vasti. Capo di Ponte è ormai un libro classico del piccolo mondo dei Camuni. È stato utilizzato come manuale in Università e Istituti di Ricerca, in Italia e all'estero, ma soprattutto è entrato nelle scuole, in centinaia di case della Valcamonica ed è stato letto da migliaia di amatori della disciplina di regioni vicine e lontane. (€. 5,00)

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Altre pubblicazioni

Castelli e fortificazioni dalla Valcamonica alla Franciacorta. Studi di archeologia e storia dell’arte
a cura di Federico Troletti; II ed. Italina, 2019; 164 pp., ill.

Il volume rappresenta una valida risorsa per la conoscenza e l’approfondimento di aspetti della storia della Valle Camonica e della vicina Franciacorta, appare altresì un efficace strumento di promozione di contenuti che spesso, purtroppo, vengono relegati ai soli “addetti ai lavori” ma che, in realtà, dovrebbero fare parte del patrimonio di conoscenze di ciascuno di noi. (€. 25,00)

Gli antichi Camuni. Kit didattico
di Giancarlo Maculotti, Ica Abondio, Guido Cenini, Tiziana Cittadini, Valeria Damioli, Alessio Domenighini, Liliana Fassa, Maurilio Grassi, Valerio Moncini, Gemma Pe, Rosa Pedersoli; I ed. Italina, 2011; 128 pp., ill. e schede didattiche

Un agile strumento per stimolare lo studio dell’arte rupestre della Valcamonica nella scuola primaria e secondaria. Il KIT DIDATTICO nasce da un’idea semplice, far parlare le immagini ponendosi da subito una serie di problemi: le immagini parlano? E se parlano, che cosa sono in grado di dirci? Un’équipe formata da personale del Centro, del Museo didattico della Riserva e da un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici (Gisav) ha lavorato in sinergia allo scopo di creare uno strumento semplice e flessibile che permetta a studenti e insegnanti di studiare l’arte rupestre camuna ripercorrendo, attraverso percorsi guidati, l’avventura della ricerca archeologica.

Il castello dei federici di Gorzone. Guida storico-artistica
a cura di Federico troletti; I ed. italiana, 2016; 48 pp., ill.

Il Castello di Gorzone avrebbe meritato uno studio approfondito, lo scopo di una guida è tuttavia quello di fornire un agile strumento per introdurre alla visita il turista e l’appassionato che frequentano l’antico castello. Si sono quindi forniti i dati salienti della struttura con qualche accenno ai signori che vollero e abitarono il sito. Tuttavia nella presente pubblicazione vi sono anche alcuni dati inediti, individuati di recente, che si propongono non tanto come punto di arrivo, ma come stimolo a futuri studi sulla struttura.
Studi che dovranno essere propedeutici ad un auspicabile intervento di restauro avente come obiettivi la conservazione e valorizzazione del maggiore esempio di castello signorile di tutta la Valle Camonica.

Valcamonica rock art parks. Guide to visiting routes
di Alberto Marretta e Tiziana Cittadini, trad. Paride Stortini; I ed. ing, 2011; 184 pp., ill.

(€. 10,00)

I parchi con arte rupestre della Valcamonica. Guida ai percorsi di visita
di Alberto Marretta e Tiziana Cittadini; I ed. italiana, 2010; 184 pp., ill.

Un'agile guida agli otto parchi con arte rupestre della Valcamonica: ricca di informazioni pratiche, mappe dei parchi e delle rocce istoriate, descrizioni, approfondimenti scientifici, spiegazioni sul fenomeno incisorio e suggerimenti per visitare i dintorni, altrettanto ricchi di storia e rilevanze artistiche dall'età romana al rinascimento. (€. 10,00)

Il Parco comunale archeologico e minarario di Sellero. Guida ai percorsi di visita
di Umberto Sansoni, Tiziana Cittadini, Manuela Zanetta; I ed. italiana, 2009; 64 pp., ill.

Una guida per accompagnare una visita del parco comunale di Sellero, suddiviso in 4 zone, ognuna con un proprio itinerario e con sentieri segnalati. Quest'area è strettamente collegata con la zona di Capo di Ponte, il centro più importante della valle per quanto riguarda le incisioni rupestri. Le incisioni sulle rocce di Sellero sono quasi tutte più recenti di quelle del parco di Naquane, risalgono infatti al II-I sec. a.C. durante l'età del Ferro con alcune rilevanze riferibili all'età del Bronzo. Troviamo scene di lotta, di guerra, mappe e figure di animali.

La riserva naturale incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. Guida ai percorsi di visita
di Alberto Marretta, Tiziana Cittadini, Angelo Fossati; I ed. italiana, 2007; 128 pp., ill.

La Riserva naturale incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo protegge una vasta area caratterizzata da rocce istoriate con incisioni rupestri preistoriche, importanti rilevanze etnografiche e vegetazionali peculiari dell'ambiente alpino e tetimoni della sua evoluzione nei millenni. Il testo si propone come guida ai percorsi turistici del parco: è corredata da utili ocnsigli, cartine eplicative e foto a colori con box di approfondimento che permettono al visitatore di apprezzare e comprendere il ricco patrimonio iconografico (€. 10,00)

Arte rupestre della Valcamonica
di Tiziana Cittadini; III ed. italiana, 1994; 64 pp., ill.

Piccola guida tascabile che soddisfa le esigenze del visitatore curioso fornendo una panoramica sul ciclo istoriativo camuno, le informazioni turistiche per la visita ai parchi archeologici e un'accurata bibliografia per gli epprofondimenti (€. 3,00)

Cataloghi delle mostre

Valcamonica stone images
a cura di Tiziana Cittadini, Cristina Gastaldi, Alberto Marretta, Umberto Sansoni; EDIZIONI SKIRA - testo italiano e inglese, I ed., 2012; 108 pp., ill.

Insediati nell'attuale Valcamonica oltre 12000 anni fa, gli antichi abitanti ci hanno lasciato nel corso dei millenni, centinaia di migliaia di figure incise nella roccia che raccontano la vita di una popolazione con una struttura socio-politica ben organizzata e un patrimonio culturale e artistico sorprendentemente complesso. Dai cacciatori seminomadi dell'epoca post-glaciale fino all'età del Ferro, l'uomo ha inciso in ogni periodo i suoi miti, la sua vita e la sua storia. Si tratta di una delle più grandi concentrazioni di arte rupestre al mondo e la maggiore in Europa, primo sito italiano dischiaratao dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1979.

PITOTI digital rock art from prehistoric Europe: heritage, film, archaeology
a cura di Cristopher Chippendale, Frederik Baker, fotografie di Hamish Park; EDIZIONI SKIRA - testo italiano e inglese, I ed., 2012; 120 pp., ill.

La mostra PITOTI svela il fascino e il vigore dell'incontro fra le arti digitali e l'arte rupestre preistorica, i pitoti, così chiamati nel dialetto della Valcamonica. Questa valle alpina, ricca di immagini preistoriche, è stata riletta come una metaforica sala cinematografica. I colpi di martellina, pexils, incisi nella roccia, diventano i pixel delle immagini digitali in un emozionante caleidoscopio di tecnologie avanzate che donano nuova vita alle incisioni rupestri: tecniche fotograficeh, animazioni, time-lapse, 3D a scansione laser, suoni ed echi, panorama, ambient-cinema, videogiochi e performance artistiche. PITOTI, una joint venture internazionale tra archeologia e arte digitale, segna l'inizio di una collaborazione pionieristica, un'intuyizione che crea aperture senza precedenti per entrambe le tradizioni.

Valcamonica preistorica. Un patrimonio dell'umanità
di Alberto Marretta; I ed. italiana, 2009; 112 pp., ill.

Catalogo della mostra storica tenutasi in occasione del centenario della prima segnalazione delle incisioni rupestri della Valcamonica (1909), del trentesimo anniversario dell'inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO (1979) e a 45 anni dalla fondazione del Centro Camuno di Studi Preistorici. (€. 10,00)

40000 ans d'art contemporain (edizione in lingua francese)
a cura di Emmauel Anati; I ed. fr, 2003; 288 pp., ill.

(€. 40,00)

40000 anni di arte contemporanea
a cura di Emmauel Anati; I ed. italiana, 2000; 297 pp., ill.

L'Europa sta ricercando la sua unità, ultimo capitolo di una storia che ha visto alleanze e guerre, amicizia e odî nel corso di 2000 anni. La cronaca di questi due ultimi millenni è riassunta nei libri si testo. Gli Etruschi, i Celti, i Galli, i Romani avevano fornito all'Europ a e basi della sua identità culturale. Ma cosa c'era prima che si formassero queste culture? Qual è la storia dell'europa dalle sue origini, dai tempi delle bande di cacciatori di mammuth fino alla formazione di queste entità politiche? (esaurito)

Tapa Tapa
di Emmanuel Anati; I ed. italiana, 1997; 64 pp., ill.

La corteccia d'albero battuta, o tapa, è una stoffa non tessuta chiamata anche feltro vegetale. Il più antico tipo di stoffa prodotta dall'uomo. Le tapa delle Isole del Pacifico, in particolare quelle di Papua, illustrate in questo catalogo, sono riccamente decorate da motivi dipinti che rivelano, oltre al gusto raffinato, una vasta gamma di simboli: segni propiziatori di fertilità della terra, di fecondità, di abbondanza e di armonia. (€. 10,00)

Helan Shan. L'arte rupestre della Cina
di Emmanuel Anati; I ed. italiana, 1994; 64 pp., ill.

L'arte rupestre cinese rivela la storia di popoli marginali, aggiungendo una nuova dimensione alla nostra conoscenza della storia cinese. Oltre la Grande muraglia giace la ricca storia di un'altra Cina, fuori dall'influenza dinastica, testimoniata dalla più grande concentrazione conosciuta in Cina, Helan Shan, che copre almento 12.000 anni di storia con sorprendenti figure di maschere, personaggi e animali. (€. 10,00)