Vcs 2013
L'arte come sorgente di storia
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Il più grande archivio che l'umanità possegga sul proprio passato remoto è costituito da immagini lasciate nel corso degli ultimi 50.000 anni dalle comunità che si sono diffuse sul pianeta raggiungendo tutte le aree abitabili del globo. Per questo il Centro Camuno di Studi Preistorici, fin dalle sue origini, ha sollecitato l’incontro e il confronto fra gli studiosi e gli specialisti di diverse discipline, contribuendo alla conoscenza e alla comprensione del fenomeno dell’arte rupestre, anche attraverso la costituzione di Symposia internazionali che si svolgono con cadenza biennale e giungono quest’anno alla XXV edizione.

Il XXV Valcamonica Symposium “L’Arte come sorgente di storia” avrà luogo a Capo di Ponte dal 20 al 26 settembre 2013, sotto la guida del Prof. Emmanuel Anati, segnando la costanza della Valcamonica nel mantenere, per mezzo secolo, il suo ruolo leader come punto d’incontro mondiale per gli studi e le ricerche su l’arte rupestre. La Valle ospita la maggiore concentrazione d’arte rupestre d’Europa, derivandone la propria identità, il proprio orgoglio e la prospettiva del proprio avvenire.
“La ricerca del passato – spiega il Prof. Anati – ha interessato l’uomo almeno da quando lo si considera sapiens. L’uomo si è chiesto “chi sono?” e “da dove vengo?” Tali quesiti hanno definito l’Homo sapiens, hanno fatto un sapiens di questo animale che ha nel proprio modo di pensare tre tempi: il presente, il futuro e il passato. Per quanto ne sappiamo, tutti gli altri animali hanno solo due tempi, il contingente e il futuro prossimo. Il passato è memorizzato nell’istinto. La terza dimensione del pensiero umano, la storicizzazione dell’antecedente, è testimoniata dall’arte che visualizza eventi e momenti e illustra i processi cognitivi”.

La manifestazione ha il patrocinio delle massime istituzioni mondiali pertinenti: UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), UISPP (Unione Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche) e CIPSH (Consiglio Internazionale della Filosofia e delle Scienze Umane). Tali patrocini indicano il prestigio dell’evento e il suo alto profilo internazionale. 
Al 20 aprile sono registrati 135 partecipanti da 35 Paesi di 5 continenti.

La selezione finale delle sessioni sarà determinata dopo la selezione delle comunicazioni proposte. Ad oggi sono previste le seguenti sessioni:

  • Stile dell’arte, stile di vita
  • L’arte come patrimonio mondiale (Sessione coordinata da UNESCO)
  • Produrre storia della preistoria
  • Decifrare l’arte rupestre
  • Religioni, miti e credenze attraverso l’arte rupestre (Sessione coordinata da UISPP)
  • Immagini della memoria e memoria delle immagini
  • Graffiti antichi e moderni
  • Identità regionali nell’arte rupestre

Alcuni eventi collaterali accompagneranno i lavori del XXV Valcamonica Symposium: visite ai parchi con arte rupestre della Valcamonica, gruppi di lavoro su temi specifici, riunioni di esperti, commissioni operative e una tavola rotonda sulle Origini dell'Arte.

Programma e calendario delle sessioni - aggiornato al 01/09/2013, il programma potrebbe subire variazioni

Leggi il programma dettagliato | Scarica il programma completo in formato .pdf

Venerdì, 20 settembre

9:00 - 13.00 Accoglienza e registrazione partecipanti
17:00 Sessione inaugurale
20:00 Cena di apertura (riservata ai partecipanti)

Sabato, 21 settembre

9:00 - 13.00 Sessione 1: Interpretare miti, religioni e credenze attraverso l'arte rupestre (Chair Luiz Oosterbeek)
13:00 - 14:30 Intervallo
14:30 - 19:00 Sessione 1: Interpretare miti, religioni e credenze attraverso l'arte rupestre (Chair Luiz Oosterbeek)
20:00 - 22:30 Tavola rotonda: Le origini dell'arte

Domenica, 22 settembre

9:00 - 13.00 Sessione 2: L'arte come patrimonio mondiale (Chair Nuria Sanz)
13:00 - 14:30 Intervallo
14:30 - 19:00 Identità regionali e temi comuni nell'arte rupestre (Chair Umberto Sansoni)
20:00 Show

Lunedì, 23 settembre

9:00 - 13.00 Sessione 4: Fare storia dalla Preistoria: stili nell'arte e stile di vita (Chair Federico Mailland)
13:00 - 14:30 Intervallo
14:30 - 19:00 Sessione 5: La storia della psiche rivelata dell'arte (Chairs Pierluigi Bolmida and Manuela Tartari)

Martedì, 24 settembre

9:00-17.00 Visita ai parchi con arte rupestre della Valcamonica
20:00 Commission

Mercoledì, 25 settembre

9:00-13.00 Sessione 6: Decifrare l'arte rupestre: metodi e teorie (Chair Alberto Marretta)
13:00-14:30 Intervallo
14:30-19:00 Sessione 7: Graffiti antichi e moderni (Chair George Nash)

Giovedì, 26 settembre

9:00-13.00 Dibattito generale, raccomandazioni e chiusura Symposio. Partenza partecipanti

Scarica il programma completo in formato .pdf

Vai al programma completo delle sessioni | Scarica la registrazione audio di sala

Sessione 1 : Interpretare miti, religioni e credenze attraverso l'arte rupestre (Chair Luiz Oosterbeek)

L’obiettivo di questa sessione è discutere contesti di arte rupestre che possano essere studiati come mezzo per decifrare le credenze e le insite interpretazioni simboliche e religiose dei paesaggi nel passato. Esperti di diverse discipline sono chiamati a collaborare sull’identificazione di criteri per analizzare le superfici di arte rupestre al fine di ricostruire le possibili nozioni elementari di spazio, tempo e causalità che ne stanno alla base. Essere cultura vuol dire saper vivere all’interno di una struttura sistemica, che implica un determinato grado di comprensione di concetti posizionali di base: spazio (dove sono?), tempo (quando è successo un evento?) e, in relazione a entrambi, causalità (la causa di un evento lo precede nel tempo ed è connessa a livello spaziale con esso). La conoscenza culturale di tali nozioni fondamentali si ottiene attraverso l’esperienza pratica: nel momento in cui il figlio di un cacciatore paleolitico imparava come preparare una lancia, allo stesso tempo lui apprendeva la collocazione di diverse materie prime (spazio), lo sforzo necessario per assemblarle (tempo) e anche la relazione che collega tale processo alla caccia (causalità). Si rendeva inoltre necessario racchiudere tale conoscenza in simboli e in tecniche mnemoniche affinché fosse assicurata la convergenza culturale. (sfoglia il book della sessione 1) (vai alla descrizione dettagliata delle sessioni)

Sessione 2 : L'arte come patrimonio mondiale (Chair Nuria Sanz)

Presentazione dei risultati del Rock World Heritage archive, sviluppato nel quadro del HEADS.
Nel corso degli ultimi due anni, studiosi, tecnici e rappresentanti degli Stati partener della convenzione di WH sono incontrati nella sede parigina dell’UNESCO, a Johannesburg e a Tanum (Svezia) per discutere gli aspetti scientifici e tecnici del Rock World Heritage archive e studiare un prototipo database client-server adatto a raccogliere informazioni dai siti di arte rupestre già iscritti alla lista del Patrimonio Mondiale e da quelli iscritti nella Lista propositiva. L’applicazione è già stata sviluppata (web CMS, image management, document management e interfaccia utente). Il gruppo di lavoro ha discusso su diversi temi: metadati, attributi, permessi di accesso, informazioni archeologiche e ambientali, stato di conservazione dei siti. Il prototipo sarà presentato in occasione del 25 ° Simposio Internazionale di Valcamonica, "L'arte come fonte di storia", 20-26 settembre 2013. (sfoglia il book della sessione 2) (vai alla descrizione dettagliata delle sessioni)

Sessione 3 : Identità regionali e temi comuni nell'arte rupestre (Chair Umberto Sansoni)

La sessione si propone di focalizzare sulle grandi comuni tematiche iconografiche nell'arte rupestre e mobiliare europea.
Lo stimolo è ad alzare lo sguardo oltre i confini del proprio abituale ambito geografico o di ricerca per rintracciare le comuni onde culturali o i centri di diffusione che hanno portato a simili impostazioni iconografico-simboliche, simili risposte alle comuni problematiche via via sviluppatesi nelle epoche sino ai casi di identità. Una particolare attenzione è rivolta agli sviluppi protostorici inerenti agli albori e l'affermarsi delle concezioni indoeuropee (III-I mill.) attraverso i testimoni rupestri di area alpina, iberica, scandinava e caucasico-centro asiatica. (sfoglia il book della sessione 3) (vai alla descrizione dettagliata delle sessioni)

Sessione 4 : Fare storia dalla Preistoria: stili nell'arte e stile di vita (Chair Federico Mailland)

In una visione tradizionale la demarcazione tra storia e preistoria consiste nella disponibilità di fonti scritte su popoli e fatti. Questa sessione "Fare storia della preistoria" si concentrerà su come leggere e comprendere i messaggi figurativi diversi dalla scrittura. Ciò implica di considerare l'arte preistorica come una forma di pre-scrittura. Le forme gli stili dell’arte riflettono lo stile di vita dei popoli, non solo nella Preistoria, ma anche nei periodi storici; essi sono influenzati dall'ambiente, dal clima, dalla disponibilità di risorse, dalla vita nomade o stanziale, così come dall'economia (caccia, pastorizia, agricoltura). La classificazione in stili dell’arte preistorica potrebbe aiutarci a comprendere i messaggi lasciati dagli antenati? Tale classificazione è comunemente usata dagli archeologi preistorici al fine di determinare una cronologia relativa in un contesto archeologico comune. Come raggiungere una classificazione universalmente accettata al fine di confrontare i diversi contesti archeologici? (sfoglia il book della sessione 4) (vai alla descrizione dettagliata delle sessioni)

Sessione 5 : La storia della psiche rivelata dell'arte (Chairs Pierluigi Bolmida and Manuela Tartari)

Questa sessione è dedicata all’ Immagine della Memoria, studiata nei suoi aspetti più autentici di mnemotecnica universale, finalizzata alla conservazione e alla trasmissione di informazioni condivisibili e accessibili a tutti i membri del Clan. Essa verrà inoltre studiata come processo di espressione di esperienze soggettive e di vissuti arcaici che tentano di assumere codici e forme prettamente visivi, i quali assumono l’aspetto di prototipi mentali che modelleranno lo sviluppo mentale del Sapiens nei millenni a venire. Verranno in tal senso prese in esame le prime rappresentazioni iconografiche relative al Sacro, i primigeni tentativi di elaborazione del lutto tramite trasformazioni iconiche, la capacità prettamente umana di espressione di esperienze traumatiche mediante tecniche grafiche, per giungere alle innovative ipotesi presentate a riguardo del parallelismo individuabile tra scrittura e Arte Rupestre. Si evidenzierà inoltre il ruolo rivestito dall’Arte Rupestre nel promuovere, ingenerare e stabilizzare i processi di identità di gruppo e culturale nel corso del tempo, unitamente allo svilupparsi della logica dell’iter simbolico,come fattore di integrazione e specificazione della memoria di un gruppo. (sfoglia il book della sessione 5) (vai alla descrizione dettagliata delle sessioni)

Sessione 6 : Decifrare l'arte rupestre: metodi e teorie (Chair Alberto Marretta)

L’arte rupestre è una delle più interessanti fonti archeologiche - ma probabilmente anche una delle più trascurate - per indagare il quadro culturale delle popolazioni preistoriche e tribali. Milioni di immagini sono raffigurate sulle rocce all'aperto, in grotta, sui reperti mobiliari e costituiscono uan grandiosa fonte di informazioni sulla società, l'economia, la religione e la cosmologia. L’arte rupestre è stata a volte considerata come una forma di pre-scrittura, un sistema di comunicazione che coinvolge diversi fattori e un rapporto particolare con il paesaggio. Ma il pannello raffigurato costituisce anche un documento "in codice", un insieme di segni che trasmettono significati diversi se lo guardiamo dall'interno o dall'esterno della società che lo ha prodotto. Possiamo oggi "decifrare" questi messaggi? Quali informazioni possiamo trarre dall’arte rupestre, che a colpo d’occhio sembra prodotta da popoli così culturalmente lontani da noi da sembrarci “alieni”? Questa sessione si propone di discutere queste fondamentali questioni attraverso l'analisi di casi regionali, metodologie innovative e approcci multidisciplinari. (sfoglia il book della sessione 6) (vai alla descrizione dettagliata delle sessioni)

Sessione 7 : I graffiti contemporanei come storia visiva (Chair George Nash)

Quando si guarda alle narrazioni visive storiche e preistoriche, è possibile ipotizzare quale sia la mentalità dell’artista e del pubblico o dell’osservatore. Tuttavia, basandosi sui dati archeologici ed etnografici si può realizzare come la concezione, la produzione e l’uso dell’arte rupestre implicassero una complessa serie di agenti sociali e simbolici. Anche se resta l’immagine, il suo significato è andato perso. Recentemente gli studiosi hanno tentato di far ricorso ai dati antropologici ed etnografici per comprendere tale remoto passato. Si può presumere che molte delle aspirazioni, bisogni e desideri che caratterizzano la società contemporanea fossero presenti anche nella preistoria.  Facendo riferimento alla mentalità del moderno artista di graffiti, questa sessione discuterà i meccanismi soggiacenti che controllano, influenzano e manipolano tale prodotto culturale, suggerendo come alcuni di questi processi presenti nella produzione di graffiti contemporanei fossero anche espressi nell’arte rupestre preistorica e nella sua collocazione all’interno del contesto paesaggistico. (sfoglia il book della sessione 7) (vai alla descrizione dettagliata delle sessioni)

Tavola rotonda | Mostre ed esposizioni | Spettacoli

Tavola rotonda: Le origini dell'arte
Sabato 21 settembre - ore 20:00

Lo sviluppo dell'archeologia sta permettendo un'analisi globale di 50.000 anni di arte in 5 continenti, aprendo nuovi interrogativi sulle motivazioni per l'arte e sullo sfondo psichico della creatività artistica. Questa sguardo mondiale rivela il ruolo dell’arte visiva preistorica come fonte di primaria importanza per la ricostruzione storica del passato umano. L’arte, da sempre, rivela il modo di vedere, di pensare e d’immaginare. Prima della scrittura, l’arte stessa era scrittura: un mezzo per memorizzare e trasmettere messaggi e idee.

 

concerto Arte rupestre in concerto
Domenica 22 settembre - ore 20:30 - Pieve di San Siro

Nel suggestivo scenario della Pieve di San Siro, proiezione di filmati e fotografie di Hamish Park accompagnata da un quartetto d'archi dell'Orchestra da Camera “A. Vivaldi” di Valle Camonica.

 

 

 

pitoti • P • I • T • O • T • I • digital rock art from ancient Europe
dal 16 settembre all'8 ottobre 2013 - presso la sala expo della Città della Cultura, Capo di Ponte

Mostra realizzata da
Centro Camuno di Studi Preistorici
MAA Museo of Achaeologiy and Anthropology of Cambridge
University of Applied Sciences, St Pölten

Ideazione
Christopher Chippindale (University of Cambridge)
and Frederick Baker (University of Cambridge & University of Applied Sciences, St Pölten)

La mostra Pitoti presenta al pubblico le immagini straordinarie frutto dell’incontro innovativo fra due ricchissime ed ingegnose tradizioni grafiche: l’arte preistorica e le arti digitali.
Per la prima volta, le arti digitali - con il loro fascino e la loro forza - si combinano ai cosiddetti pitoti della Valcamonica, una valle alpina con una delle le più ricche concentrazioni di immagini preistoriche d’Europa.
I Pitoti, immagini preistoriche incise picchiettando sulle grandi rocce modellate dai ghiacciai, diventano parte di una grandiosa metafora cinematografica che vede le incisioni come i fotogrammi di un film proiettato nel vasto “cinema-auditorium” costituito dal paesaggio circostante. Il progetto prende poi spunto da questa metafora per stimolare nuovi sviluppi nel campo della ricerca.
I colpi di picchiettatura sulla roccia, o “pexils”, si possono paragonare ai pixel delle immagini digitali. L’applicazione di questa idea apre le porte all’ uso delle tecniche digitali per riportare in vita le statiche immagini preistoriche: fotografia digitale, cartoni animati, fotografia time-laps, scansioni laser e stampe 3D, analisi acustiche in ambiente, “Panorama”, “Ambient Cinema” e un videogioco.
Pitoti è una joint venture tra archeologi e artisti digitali, una collaborazione pionieristica che ha aperto prospettive inaspettate e sorprendenti.

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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL VALCAMONICA SYMPOSIUM E DELLA MOSTRA • P • I • T • O • T • I •

Sala Sant'Agostino – Palazzo Broletto, Brescia - venerdì 13 settembre 2013 - ore 10,30

Comunicato stampa 13 settembre 2013 - .pdf
Comunicato stampa 20 settembre 2013 - .pdf

Welcome words by UNESCO / Allocuzione di Benvenuto dell’UNESCO - .pdf
Introduction speech by UISPP / Allocuzione di Benvenuto del Predidente dell’UISPP - .pdf
Opening speech / Discorso inaugurale - .pdf

Manifesto - .pdf
Programma dettagliato - .pdf

Info line
CENTRO CAMUNO DI STUDI PREISTORICI
Tel. 0364 42091   info@ccsp.it