Cinquantenario di attività del Centro Camuno di Studi Preistorici
Grazie al contributo del Centro Camuno di Studi Preistorici, negli ultimi 50 anni, in Valcamonica, sono state riportate alla luce oltre 2.000 rocce istoriate con migliaia di figurazioni incise, si è definito un ciclo culturale millenario, si sono allestiti otto Parchi Archeologici.
Il CCSP ha edito oltre 150 volumi, organizzato 25 simposi internazionali e centinaia di seminari e convegni, raccolto oltre 350.000 documenti fotografici inerenti l’arte rupestre dei cinque continenti, allestito una Biblioteca specializzata di oltre 40.000 volumi il cui catalogo è disponibile sull’opac nazionale… Se bastassero le cifre per presentare il Centro Camuno, già questo sarebbe sufficiente.
In 50 anni di attività, il CCSP è stato soprattutto luogo di incontro e confronto in cui si sono formati ricercatori e sono nate idee e proposte, una fucina di idee che ha restituito all’Europa 40.000 anni della sua storia, fino a comprendere le più antiche manifestazioni artistiche prodotte dall’Uomo, un luogo ideale di scambio interdisciplinare dove è stato possibile crescere sia professionalmente che come persone.
Per ricordare, fare il punto delle attività svolte e di quelle in corso, ma soprattutto per guardare e programmare il futuro, verranno organizzati videoproiezioni, incontri, mostre, convegni e dibattiti che animeranno la seconda metà dell’anno in corso, in una programmazione che vuole coinvolgere il territorio, le istituzioni camune e le realtà culturali italiane e internazionali, che in questi 50 anni hanno collaborato con l’Istituto (leggi il programma provvisorio)




3D PITOTI: acquisition, processing and presentation of prehistoric European rock-art
Il Progetto 3D PITOTI è promosso e cofinanziato dall’Unione Europea. I partner del progetto sono Nottingham University (UK), Fachhochschule St. Pölten (A), Cambridge University (UK), Bauhaus-Universitaet Weimar (D), Technische Universitaet Graz (A), ArcTron 3D GmbH (D) e il Centro Camuno di Studi Preistorici (I).
Il progetto 3D pitoti si inserisce nel vasto dibattito accademico sulle tecniche di documentazione tridimensionale dell’arte rupestre, rivoluzionando la metodologia di ricerca sull’arte rupestre.
I principali scopi del progetto sono: costruire un scanner multiscala 3d (maneggevole e a costi contenuti) per l’acquisizione in alta risoluzione delle figure incise e del loro contesto naturale; sviluppare un software di processazione dati che permetta una pre-catalogazione (classificazione, clustering e teniche di esecuzione); divulgare e rendere disponibili al largo pubblico i dati così raccolti usando le più moderne tecniche visualizzazione 3D interattiva. I pitoti, termine dialettale usato in Valcamonica per indicare le incisioni rupestri, potranno per la prima volta arrivare in modo interattivo e accattivante a diverse fasce di pubblico: ricercatori, turisti, mondo della scuola e utenti web.
Maggiori informazioni sul sito dedicato al progetto http://www.3d-pitoti.eu/



Progetto europeo per l’integrazione di infrastrutture di ricerca di interesse europeo. L’arte rupestre preistorica delle Alpi e della Svezia
Il Progetto, ancora nella fase iniziale, intende approfondire strumenti di conservazione e gestione dei rilievi dell’arte rupestre della Valcamonica e della Svezia, attraverso procedure informatizzate di scansione, archiviazione e ricerca. Un progetto che rinsalda il sodalizio tra il CCSP e lo Swedish Rock Art Research Archives.







Recording Rock-Art Fieldwork in Valcamonica 2014 (concluso)
Il Dipartimento Valcamonica e Lombardia e il Centro Camuno di Studi Preistorici organizzano l'annuale rilevamento di arte rupestre dell'area di Foppe di Nadro - Riserva naturale incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo (Brescia) finalizzato al completamento e all'integrazione della documentazione delle aree istoriate della media Valcamonica.
Il Recording Rock-Art Fieldwork è finalizzato alla formazione di personale specializzato nella documentazione a rilievo dell'arte rupestre, con lezioni e incontri su tematiche inerenti l'arte preistorica. I lavori sul campo, che si articoleranno in due periodi distinti, integreranno la documentazione tradizionale delle incisioni, effettuata tramite rilievo a contatto su fogli di nylon, con l'applicazione di nuove metodologie. In particolare:

I Fase (21 luglio – 3 agosto):
La prima parte del corso si concentrerà sulle seguenti attività:
• Sul campo: preparazione delle superfici, rilevamento delle incisioni su fogli di nylon, fotografia tecnica e cartografia delle rocce incise.
• In laboratorio: digitalizzazione dei fogli di rilievo, elaborazione e ricomposizione al computer, catalogo, analisi e confronti con fonti archeologiche.
• Stazione Totale

II Fase (8 – 14 settembre):
La seconda parte verterà su:
• Fotopiano/Fotomosaico
• Georeferenziazione delle rocce
• Structure from Motion
• Post-processing dei dati