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Lo stile come fattore diagnostico nell’arte rupestre preistorica
di Emmanuel Anati; vol. 23, I ed. italiana, 2002; 112 pp., ill.
Le pitture e incisioni rupestri prodotte in grotte e ripari sotto roccia, nel corso di millenni, sono testi sacri di storia, conservano i misteri che generarono i primordi dell’intelletto. Esse illustrano la presenza delle due categorie di “passato” fin dalle origini. La memoria del passato assoluto appare essere più antica e più radicata della memoria prossima e contingente. Di fatto, la presenza degli archetipi e dei paradigmi indica anche una terza memoria, che potremmo chiamare biologica o primaria. Le presenze variabili dei diversi tipi di memoria sono un elemento determinante della tematica e dello stile nell’arte preistorica e tribale, come riflessi del pensiero e del processo cognitivo dei suoi autori.
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